mercoledì 21 agosto 2013

Cos'è il Sud Italia?


Alla frontiera pontificia-borbonica.
A sinistra, Falvaterra, con le chiavi decussate e l’anno di apposizione.
A destra, San Giovanni Incarico, con il giglio e il numero d’ordine.
Foto: Wikipedia.it
Visto che questo blog si sostiene sia un blog del Sud Italia, mi è venuta in mente la domanda: Cos’è il Sud Italia?

Ho scoperto che non ce n’è una risposta sola.

Dire che il Lazio non appartenga al Sud è troppo simplistico. Storicamente, parecchi comuni laziali facevano parte del Sud. Ma d’altro canto, definire il Sud strettamente secondo i confini borbonici – cioè, i confini del Regno delle Due Sicilie – è troppo simplistico in un altro modo. Esclude la Sardegna. Ed esclude Pontecorvo e Benevento, due enclavi pontifice. Come si può dire che Benevento non sia nel Sud?

Dunque, ho deciso che la mia definizione del Sud sarà: tutta la terra che sta a sud del confine settentrionale delle Due Sicilie, più la Sardegna.

Ma dov’è questo confine?

È un po’ complicato. Per stabilire questo confine, dovremo dissezionare le province di Latina, Frosinone, e Rieti.

Cominciamo al lato mediterraneo. Sperlonga è un comune costiero circa 15 km ovest di Gaeta. Confinando Sperlonga a ovest è un altro comune costiero, Terracina. Terracina sempre resisteva il dominio francese e rimaneva parte dello Stato Pontificio. Dunque, sappiamo dove iniziare il nostro confine: fra Terracina e Sperlonga.
Sperlonga
Foto: Wikipedia.it
Viaggiando a nordest da Sperlonga, si arriva a Monte San Biagio, poi Fondi, poi Lenola, poi Pico. (Abbiamo lasciato la provincia di Latina, e siamo adesso nella provincia di Frosinone.) A nord di Pico si trova San Giovanni Incarico. San Giovanni era fiancheggiato dallo Stato Pontificio.  Oltre il confine ovest è Falvaterra, comune pontificio, e oltre il confine est è Pontecorvo, enclave pontificia. A nord di San Giovanni è Isoletta (a ovest di cui è Ceprano, da sempre fedelmente pontificio). A nord di Isoletta è Colfelice, poi Arce, Fontana Liri, Castelliri, Isola del Liri, Sora, e Pescosolido. (A ovest di Fontana Liri sono Strangolagalli e Monte San Giovanni Campano, entrambi pontifici.)
Isola del Liri, la Cascata Grande
Foto: Wikipedia.it
Dopo Pescosolido, entriamo a Balsorano. Ora le cose diventano più semplici. Siamo adesso in Abruzzo, nella provincia dell’Aquila. Fra Balsorano e Carsoli, il confine è chiarissimo, seguendo perfettamente il confine moderno laziale-abruzzese.

Dopo Carsoli, lasciamo l’Abruzzo e rientriamo al Lazio. Di nuovo, il confine diventa complicato, dissezionando la provincia di Rieti. Dopo Tufo Alto (una frazione di Carsoli) il primo comune che raggiungiamo è Pescorocchiano. (I tre comuni reatini a ovest di Carsoli – Turania, Collalto Sabino, e Nespolo – erano tutti pontifici.) Da Pescorocchiano arriviamo a Fiamignano, Petrella Salto, Cittaducale, Lugnano, Cantalice, Pian de’ Valli, poi Leonessa – tutti comuni reatini. (Ovest di Leonessa è Rivodutri, sempre un comune papale.)
Leonessa
Photo: © Simone Telari (Flickr.com)
Da Leonessa, proprio fino all’Adriatico, il confine è di nuovo chiarissimo, seguendo i confini moderni. Da Leonessa (viz., dalla frazione di Fuscello), seguiamo il confine umbro-laziale e quello marchigiano-laziale. Poi, siamo di nuovo nell’Abruzzo, nella provincia di Teramo, e seguiamo il confine marchigiano-abruzzese all’Adriatico.

Alla costa siamo a Martinsicuro. A nord di noi è Porto d’Ascoli, un comune pontificio.
Martinsicuro
Foto: Flickr.com
Ecco fatto! Purtroppo dovevamo dissezionare tre province per farlo, ma l’abbiamo fatto: abbiamo stabilito il nostro confine del Sud Italia!
Mappa © Leonardo Ciampa

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