venerdì 25 agosto 2017

Spaghettoni alla Campolattaro

Tordo bottaccio (foto: ilcacciatore.com)
Song thrush (photo: ilcacciatore.com)
Vi è mai capito che avete fatto una grande zuppa di pollo o di manzo, e rimanevano così tanti avanzi di carne e di brodo che non sapevate cosa farne?

La seguente è una ricetta “nobile”, ma potete facilmente adattarla per approffitare di questi avanzi nel vostro frigo!

Ci sono due fonti per questa ricetta. La prima è Jeanne Caròla Francesconi, che ricevette tre ricette dal conte Paolo Gaetani (1901-1986), ciascuna delle quali si dice che sia venuta da Don Emilio Capomazza Marchese di Campolattaro. (La seguente è la seconda delle tre ricette con il nome Campolattaro.) La seconda fonte per la ricetta è il marchese Franco Santasilia di Torpino, che era in realtà il nipote del conte. Non solo, ma Santasilia si ricorda di mangiare questo piatto nella villa di Gaetani a Torre del Greco, preparato dal chef di Gaetani, Monzù Francesco ’e Gaetani! E se non bastasse, uno degli ospiti quella sera fu Totò!

Ingredienti

500 gr spaghettoni (oppure bucatini o perciatelli) (Stasera io ho usato gli spaghetti normali.)
1 kg gamboncello (oppure un altro tipo di carne di manzo)
1 pollo
1 coscia di tordo (facoltativa) (Io non l’ho usato!)
1 mazzetto guarnito (sedano, cipolla, carota e prezzemolo, legati con filo)
120 gr burro
150 gr parmigiano, frescamente grattugiato
prezzemolo, tritato frescamente
pepe nero, macinato al momento

Preparazione

Immergete in abbondante acqua leggermente salata, e in ebollizione, il manzo, il pollo, l’eventuale coscia di tordo, il mazzetto guarnito ed una macinatina di pepe. Quando tutte le carni risultano ben cotte, estraetele dal brodo di cottura. Filtrate il brodo e tenetelo da parte. Disossate completamente il pollo ed eliminate le parti grasse del manzo. Tagliate quindi pollo e manzo a dadolini. In un casseruolino, liquefate a fuoco moderato il burro con un bicchiere di brodo di cottura delle carni e tenetelo in caldo. Cuocete al dente gli spaghettoni nel brodo di cottura delle carni allungato, se necessario, con acqua, scolateli e conditeli con il burro liquefatto, due terzi del parmigiano grattugiato ed una manciata di prezzemolo tritato. Versate gli spaghettoni nel piatto fondo di portata, cospargete tutta la superficie di una buona parte dei pezzetti di carne lessa e terminate con il resto del parmigiano grattugiato. Servite caldo.
   Has it ever happened to you that you made a big chicken or beef soup, and you had so much leftover meat and broth and you didn't know what to do with it?

The following is a "nobile" recipe, but you can easily adapt it to use up those leftovers in your fridge!

There are two sources for this recipe. One is Jeanne Caròla Francesconi, who was given three recipes by Count Paolo Gaetani (1901-1986), each of them said to have come from Don Emilio Capomazza Marquis of Campolattaro. (The following is the second of the three recipes named for Campolattaro.) The second source for the recipe is the marquis Franco Santasilia di Torpino, who was actually the Count’s nephew. Not only that, but Santasilia remembers eating the dish at Gaetani’s villa in Torre del Greco, prepared by Gaetani’s own chef, Monzù Francesco ’e Gaetani! And if that’s not enough, one of the dinner guests that evening was Totò!

Ingredients

500 gr spaghettoni (thick spaghetti, nearly impossible to find in America. You can substitute bucatini or perciatelli.) (Tonight I used normal spaghetti.)
1 kg (2.2 lb) beef shank (or other type of beef)
1 chicken
1 thrush thigh (optional) (I didn't use it!)
1 bouquet garni (celery, onion, carrot, and parsley, bound with string)
1 stick (½ C) butter
150 gr parmigiano, freshly grated
parsley, freshly chopped
black pepper, freshly ground


Preparation

In a large pan of salted boiling water, place the meats, bouquet garni, and fresh-ground black pepper.  When all the meat is cooked, remove it from the broth. Strain the broth and keep it aside. Bone the chicken completely and eliminate the fatty parts of the beef. Then cut the chicken and beef into little cubes. In a saucepan, on medium heat, melt the butter with a cup of the broth, and keep it warm. In the rest of the broth (adding some water if necessary), cook the pasta al dente. Strain the pasta, and add the melted butter, two-thirds of the grated parmigiano, and a handful of parsley. Pour the pasta into a serving bowl, sprinkle the whole surface with a good part of the chopped meats, and finish with the rest of the parmigiano.  Serve hot.
AGGIORNAMENTO

Lo Snobismo. Non ho mai immaginato che la ricetta qui sopra avrebbe incitato una discussione focosa (ora cancellata) su Facebook! I miei lettori sanno che io non sono fan dello snobismo. Gli italiani sono molto difensivi della cucina della loro propria provincia. Insistono sul fatto che una ricetta di un’altra provincia “non è italiana.” E quando la ricetta veramente li disturba, dicono che sia “americana.”

Gli snob più grandi sono gli italoamericani che ci credono di essere italiani nativi. Dicono con aria erudita, “Non esiste un’unica cucina italiana; ogni regione ha la propria cucina.” Una dichiarazione veritiera. Ma nella prossima frase dicono, “Ho domandato a molti italiani, e tutti hanno risposto che la ricetta sia inautentica.”

Notate benissimo che gli “italiani” a cui hanno parlato non hanno incluso né i napoletani né i siciliani.

Lo Snobismo.

Basti dire che, in Italia (non America, Italia), esistano ricette tradizionali che – Dio non voglia! – includono sia pasta che pollo.  
  
UPDATE

Snobbery. I never imagined that the above recipe would incite a fiery discussion (now deleted) on Facebook! My readers know that I am not a fan of snobbery. Italians are very defensive of the cuisine of their own province. They insist that a recipe from another province is "not Italian." And when the recipe really bothers them, they say it is "American."

The biggest snobs are the Italian-Americans who believe themselves to be native Italians. They say with an air of erudition, "There is no such thing as 'Italian cuisine'; every region has its own cuisine." Which is true. But in the very next sentence they say, "I asked several Italians, and they all said that the recipe is inauthentic."

Note well that the "Italians" to whom they spoke did not include Neapolitans and Sicilians.

Snobbery.

Suffice it to say that, in Italy (not America, Italy), there exist traditional recipes that – perish the thought! – include both pasta and chicken.

sabato 12 agosto 2017

Salsicce & friarielli / Sausages & broccoli-rabe


Sasicc’ e friariell’!!! Mamma r’ ’o Càrmene!!! Il re dei piatti napoletani non è la pizza. Non è gli spaghetti con le polpette. Non è la pizza di scarola. È le salsicce con i friarielli. Un piatto più grandioso, chi lo potrebbe mai inventare?!

Non posso immaginare una cucina senza una pentola di ghisa smaltata, tipo Le Creuset che di Staub. Il modo in cui questa pentola fonde i sapori e ritiene l’umidità ... è oltre ogni descrizione. Metti una sol cucchiaiata in bocca e dici: “Dio mio...” (Se non mi credete, provatelo. Fate qualsiasi ricetta che di solito fate in inox, e fatela dentro Le Creuset. Un solo assaggio, e capirete.)

E allora, come si fa questa ricetta regale?

Ingredienti
6 salsicce piccanti, incise con un coltello
2 mazzi di friarielli (broccoli di rapa), senza i gambi (che salvo in freezer per un brodo futuro)
4-6 spicchi d’aglio, interi
un po’ di evo (di alta qualità)
un po’ di vino bianco (di alta qualità)
sale marino
pepe nero, macinato al momento

Preparazione
 Nell’EVO fate saltare le salsicce, l’aglio, sale e pepe. Appena le salsicce e l’aglio saranno rosolati alquanto (non bruciati), diglassate con il vino. Aggiungete i friarielli, aggiungete più sale e coprite con quel magnifico coperchio pesante che terrà dentro tutta l’umidità e tutto il vapore e cuocerà perfettamente i friarielli! Fate cuocere a fuoco medio-basso fino a quando sarà pronto. Coronatelo con pecorino, grattugiato al momento.
  Sasicc’ e friariell’!!! Mamma r’ ’o Càrmene!!! The king of Neapolitan dishes is not pizza. It is not spaghetti and meatballs. It is not escarole pie. It is sausages with broccoli-rabe. A more grandiose dish, who could ever invent?!

I cannot imagine a kitchen without an enameled cast-iron pan, such as Le Creuset. The manner in which this pan blends the flavors and retains the moisture ... it is beyond description. You put one spoonful in your mouth and you say, "Oh, my God ..." (If you don't believe me, try it.  Make any recipe that usually you make in stainless steel, and make it in Le Creuset.  Just one taste, and you'll understand.)

And so, how do you prepare this kingly recipe?

Ingredients
6 hot sausages, scored with a knife
2 bunches of broccoli-rabe, without the stems (which I save in the freezer for a future stock)
4-6 cloves of garlic, whole
a little extra-virgin olive oil (top-quality)
a little white wine (top-quality)
sea salt
freshly ground pepper

Preparation
Sauté the EVOO, sausages, garlic, salt and pepper. As soon as the sausages and garlic are somewhat brown (not burnt), deglaze with the wine. Add the broccoli-rabe, add more salt, and cover with that magnificent heavy cover that will keep in all the juices and steam the broccoli rabe perfectly! Cook on medium-low heat until it is ready. Crown with freshly grated pecorino romano.
Foto: SurLaTable.com

sabato 5 agosto 2017

Due belle ricette / Two beautiful recipes

Mondello
Foto: Andrea Calcagno (Wikipedia)
LE MERAVIGLIE DELLA TECNOLOGIA!

Due delle prime foodblogger che ho mai cominciato a seguire sono state Sara Drilli Barone e Serena Comacchio. Nel corso degli anni, ho presentato in queste pagine traduzioni in inglese delle loro ricette. Amicizie sono nate con ciascuna di queste donne, che durante gli anni mi hanno offerto una quantità straordinaria di consigli e di assistenza. Continua a rattristarmi il fatto che, ad oggi, non ho avuto l’opportunità d’incontrare di persona né Sara né Serena.

Nel frattempo, Sara e Serena sono diventate amiche virtuali con se stesse!  Provengono da lati opposti d’Italia. (Una è siciliana e abita a Milano; l’altra abita in Veneto.) Finalmente, hanno deciso d’incontrarsi.

Giovedì mattina, Sara e Serena stavano prendendo il sole a Mondello, la spiaggia più famosa della Sicilia, e una delle più belle spiagge del Mediterraneo. A poco prima delle 6, avevo problema a dormire. Degenerato che sono, piuttosto che prendere un libro, sono andato su Facebook.  Ma in questo caso sono così felice di averlo fatto!  Poiché Sara e Serena sono andate su Facebook Live e mi hanno salutato da Mondello!  Ed io ero in linea, in tempo reale, per ricevere il saluto!

Che emozione! E che piacevole modo d’incominciare la mia giornata!

All’istante, ho deciso che per cena, preparerei due ricette – l’una di Serena, l’altra di Sara.

Durante la giornata ho esplorato i due bei blog. Ho scelto due ricette che non avevo mai fatto prima: la Pasta 4P di Serena, e gli Sandwich di Zucchine di Sara.

Le mie creature le hanno felicemente divorate, dichiarando che fossero “epiche.”

   THE WONDERS OF TECHNOLOGY!

Two of the first foodbloggers that I ever began to follow were Sara Drilli Barone and Serena Comacchio. Nel corso degli anni, ho presentato in queste pagine  Over the years, I have featured English translations of their recipes in this blog. Friendships formed with each of these ladies, who over the years have offered me tremendous advice and assistance. It continues to sadden me that, to this day, I have not had the opportunity to meet either Sara or Serena in person.

In the meantime, Sara and Serena formed internet friendships with each other! They are from opposite ends of Italy. (One is from Sicily and lives in Milan; the other lives in the Veneto.) Finally, they decided to meet in person.

On Thursday morning, Sara and Serena were soaking up the rays at Mondello, the most famous beach in Sicily, and one of the most beautiful beaches in the Mediterranean. At shortly before 6 a.m., I was having trouble sleeping. Degenerate that I am, rather than pick up a book, I went onto Facebook. But in this instance I am so happy that I did. Sara and Serena went onto Facebook Live and greeted me from Mondello! And I was online, to receive their greeting in real time!

What a thrill!  And what an incredibly pleasant way to start my day!

On the spot, I decided that for dinner, I would make two recipes – one by Serena, the other by Sara.

During the day I browsed the two beautiful blogs. I chose two recipes that I had never made before: Serena's Pasta 4P, and Sara's Zucchini sandwiches.

My children happily devoured them, declaring that they were "epic."

Recipe #1
Pasta 4P
Recipe by Serena Comacchio (Lo Sfizio Goloso)
Ingredients for 4 people:
320 gr penne
120 gr pancetta affumicata (otherwise known as ... bacon! 120 grams is approx. 1/4 lb, approx. 4 slices. Chop the slices into little squares.)
2 TB pesto genovese (of course you should make it homemade.  Instead of pine nuts, I used California pistachios!)
250 ml panna da cucina (heavy cream)

Preparation
In a large skillet, brown the bacon.  Don't discard the grease.  Add the pesto, stir well and shut off the heat right away.  Meanwhile, in a large pot of boiling salted water, cook the penne.  A minute before draining it, add the cream to the skillet and heat on high.  Drain the pasta, add to the skillet, shut the heat, and serve right away.

Recipe #2
Zucchini sandwiches
Recipe by Sara Barone Drilli (I Piattini di Drilli)
Ingredients 
1 large, round zucchino
sliced brie (see note below)
sliced speck (Speck is smoked prosciutto.  It is hard to find in America.  I used regular prosciutto, and smoked Gouda for the cheese. You can also use smoked mozzarella or smoked scamorza – something that will melt easily.  Naturally, if you can find speck, use brie & speck as per the original recipe!)
1 scallion
1 egg, beaten (a little salt added)
flour, sifted
fresh basil, chopped
extra-virgin olive oil

Preparation
Clean and slice the zucchino in fairly thin disks, tamp dry with a paper towel, dip in flour, then in the egg. Heat a skillet, add the olive oil, and fry the zucchini with the scallion. When fried, arrange on a pan.  While they're still hot, add the slices of cheese and speck, making "sandwiches."  Sprinkle with the fresh, chopped basil (DON'T use dry!), and serve.

(When I made it, the zucchini weren't quite soft enough. So I simply placed the pan in the oven and continued making the pasta on the stove.  They were perfect!  And, my kids and I both felt that they were even better the next morning, cold out of the refrigerator!)