martedì 26 marzo 2013

Fettuccine Modica (versione italiana)


Come la ricetta precedente, questo piatto andrebbe bene per una cena semplice del Venerdì Santo.



Oggi ho ricevuto un messaggio da mio caro cugino, Antonio (Attenzione! Si sta per sentire un nome sicilianissimo!) Modica.

Che grandioso nome, Modica! Anche se la famiglia proviene da Mineo (CT), anticamente questi mineoli furono indubbiamente modicani.

Cugino Antonio mi ha scritto per domandarmi se io conoscessi un piatto siciliano che si compone di linguine, arancia (la scorza, presumo), cannella, e pangrattato.

Questa domanda mi colpì come una coincidenza.  Nel post precedente, solo un paio di giorni fa, ho pubblicato una ricetta che abbinava questi due sapori, utilizzando un vaso sciacchitano di sale marino siciliano infuso d’arancia e di cannella.  Nel frattempo, gli spaghetti al pangrattato è un rinomato piatto povero meridionale.  E stasera ero già in vena di aprire la mia scatoluccia di acciughe rotolate con capperi. 

Con immenso piacere, ho creato questa ricetta, dedicata con affetto alla famiglia Modica.

Ingredienti

500 gr fettuccine (oppure linguine), la marca Poiatti se possibile
sale marino siciliano
un pezzettino di un bastoncino di cannella
scorza d’arancia
olio d’oliva extravergine siciliano
pangrattato casereccio
2 o 3 spicchi d’aglio, tagliati finemente
55 gr acciughe rotolate con capperi (7 o 8)
pepe nero frescamente macinato

Preparazione

Scaldate l’olio in una grande padella su media fiamma. Aggiungete il pangrattato e fatelo cucinare finché leggermente dorato. (Ci vorrà poco tempo.) Dieci secondi prima di spegnere, aggiungete l’aglio. Rimuovete la padella dalla fiamma.  Aggiungete le acciughe e capperi e qualche macinata di pepe. Mettete a parte.

Fate bollire una grande pentola d’acqua. Aggiungete il sale marino, scorza d’arancia, e cannella.  Quando raggiunge l’ebollizione, aggiungete le fettuccine.  Prima di scolare la pasta, rimuovete 1 tazza dell’acqua della pasta (fragrante dell’arancia e della cannella) e aggiungetela alla padella. Scolate la pasta e aggiungetela alla padella. Aggiungete un altro filo d’olio. (Quando cucinate, sempre usare il minimo d’olio necessario, e aggiungete più olio alla fine. L’olio non cotto è più sano e più delizioso.)

Non aggiungere il formaggio grattugiato, che non si mette col pesce.

Il gusto sottile della cannella darà un sapore meraviglioso di terra.  (Ricordatevi che la cannella è la corteccia di un albero.)  Col sapore chiaro di agrumi, farà un paio favoloso di gusti.  Anche il sapore delle acciughe rotolate sarà sottile, appena diffuso attraverso un mezzo chilo della pasta. 

Servite con Insolia, uno dei vini bianchi più meravigliosi della Sicilia, e di tutta l’Italia.

ADDENDUM (3 giugno 2020):
Oggi, proprio per caso, ho scoperto la ricetta di cui parlava mio caro cugino sette anni fa: Pasta co’ meli, un piatto composto da spaghetti, mandorle tostate, pangrattato tostato, miele, cannella e scorza d’arancia. Il piatto proviene da Butera, un comune della Sicilia centro-meridionale. È un piatto tradizionale per la festa di San Giuseppe (19 marzo). Tutte le ricette che ho trovato richiedono spaghetti, non linguine.

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