“Io ... vorrei che il giovane quando si mette a scrivere, non pensasse mai ad essere né melodista, né realista, né idealista, né avvenirista, né tutti i diavoli che si portino queste pedanterie. La melodia e l’armonia non devono essere che mezzi nella mano dell’artista per fare della Musica, e se verrà un giorno in cui non si parlerà più né di melodia né di armonia né di scuole tedesche, italiane, né di passato né di avvenire ecc. ecc. ecc. allora forse comincierà il regno dell’arte.” Lettera da Giuseppe Verdi ad Opprandino Arrivabene (14 luglio 1875) |
“I wish that youths, when they sat down to write [music], would not think about being a melodist, or a realistic, or an idealist, or a futurist, or any other pedantic devil. Melody and harmony must be nothing other than means, in the hand of the artist, to make Music. And if the day comes in which people no longer talk about melody or harmony or the German School or the Italian School or the past or the present, etc. etc. etc., then maybe the Kingdom of Art will begin.” Letter from Giuseppe Verdi to Opprandino Arrivabene (14 July 1875) English translation by Leonardo Ciampa |
Diario dell’Esperienza Italoamericana
A Journal of the Italian-American Experience
sabato 14 settembre 2013
Citazione della Settimana / Quote of the Week
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