A Napoli, due cose sono sacre: la pizza, e il caffè. La santità del caffè non si limite a Napoli; altrove a Pensieri Meridionali vi raccontai la volta che un fiorentino mi disse: “Dopo che un italiano mette il caffè in bocca, se tu dovessi offrirgli coniglio al tartufo, non lo mangerebbe.” Così importante è che il caffè venga per ultimo, i digestivi bevuti dopo cena si chiamano “Ammazzacaffè.” Per tale motivo, mi era sempre molto curioso perché pochissimi napoletani macinano i loro propri grani. Perché si contentano così facilmente con il caffè in “mattoni” sottovuoto, che all’apertura diventa stantio quasi subito. Oggi la situazione è ancora peggio, con la popolarità immensa del caffè in capsule, sia in Italia che in America. La “rivoluzione del caffè” iniziò a Seattle nel 1966, dal torrefattore olandese-americano Alfred Peet (1920-2007). La rivoluzione si diffuse a Boston dal leggendario guru di caffè, George Howell. Oggi, nel Massachusetts si trovano alcuni torrefattori artigianali, alcuni di cui producono grani che – lo dico con grande orgoglio – fanno il caffè più delizioso del mondo. In queste pagine ho scritto alcune volte sulle uve celestiali provenienti dalle regioni vulcaniche (Etna, Vesuvio). Ieri, per la prima volta, ho assaggiato il caffè vulcanico! Dopo un solo sorso, ho saputo di aver trovato il “mio caffè.” Ho acquistato i grani dalla Acton Coffee House. Loro acquistano i grani da una piccola ditta che si chiama “Dean’s Beans,” situata a Orange, Massachusetts (65 km a nordovest di Worcester, 130 km a ovest di Boston). La ditta utilizza solo i grani bio, e si impegna solo nel commercio equo con i coltivatori di caffè. Secondo il loro sito web: Da oltre due decenni, la nostra missione è chiara: utilizzare caffè speciali di alta qualità, come veicolo di cambiamento progressivo in tutte le terre del caffè dell’Asia, dell’Africa e delle Americhe. Realizziamo questo attraverso l’attivismo, la responsabilità ecologica e i programmi di sviluppo diretti e innovativi con i nostri partner di cooperazione.Questa miscela vulcanica si chiama “Ring of Fire.” I grani crescono nel terreno vulcanico delle alte montagne di Indonesia, Timor, e Papua Nuova Guinea. Difficile immaginare un terreno più ricco. Difficile immagine un caffè di un sapore più ricco. | In Naples, two things are sacred: pizza, and coffee. The sanctity of coffee is not limited to Naples; elsewhere in Pensieri Meridionali I told you about the time that a Florentine said to me, "After an Italian puts coffee in his mouth, if you offered him rabbit with truffles, he wouldn't eat it." So important is it that the coffee comes last, after-dinner liqueurs are called Ammazzacaffè ("coffee killers"). For this reason, I was always very curious why so few Neapolitans grind their own beans. Why do they content themselves so easily with vacuum-packed bricks of ground espresso, which upon opening become stale almost immediately. Today the situation is even worse, with the immense popularity of coffee capsules, both in Italy and in America. The coffee revolution began in Seattle in 1966, by the Dutch-American coffee roaster Alfred Peet (1920-2007). The revolution was spread to Boston by the legendary coffee guru, George Howell. Today, in Massachusetts one can find many artigianal coffee roasters, several of whom produce beans which – I say with great pride – make the most delicious coffee in the world. In these pages I have written several times about the heavenly grapes that grow in the volcanic regions (Etna, Vesuvius). Yesterday, for the first time, I tasted volcanic coffee! One sip, and I knew that I had found "my coffee." I purchased the beans at the Acton Coffee House. They buy the beans from a small company called "Dean’s Beans," located in Orange, MA (40 miles northwest of Worcester, 80 miles west of Boston). The company uses only organic beans, and engages only in fair trade with coffee growers. According to their website: For over two decades our mission has been clear: To use high quality specialty coffee as a vehicle for progressive change throughout the coffeelands of Asia, Africa and the Americas. We do this through activism, ecological responsibility and innovative direct development programs with our cooperative partners.This volcanic blend is called "Ring of Fire." The beans grow in the volcanic soil of the high mountains of Indonesia, Timor, and Papua-New Guinea. Difficult to imagine a richer soil. Difficult to imagine a coffee with a richer taste. |
Foto; L.C. (16 maggio 2016) |
Foto; L.C. (16 maggio 2016) |
Foto: deansbeans.com |
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