lunedì 15 aprile 2013

Pensieri Aprilini


Il giorno dopo Pasqua, ho scritto un post su Facebook che ha provocato alcuni complimenti. Qualche giorno dopo ci ho aggiunto una seconda parte.  Ho deciso di condividere questi piccoli scritti con voi, con delle foto pertinenti (anche se si scattarono l’estate scorsa).

1 aprile 2013 (Lunedì dell’Angelo)

Il primo giorno della stagione che bevo il caffè fuori, al patio, è per me un grandissimo giorno dell’anno. Gli inverni bostoniani sono crudeli, con METRI di neve e temperature delle quali avete solo lette, mai provate. C’era stato un giorno tiepido di ricente*, ma sono stato troppo impegnato per fare la colazione quella mattina. Ma oggi! 15 gradi. Poco vento. Molto sole — ma di mattina il patio sta nell’ombra, che nel calore furioso d’estate è come una benedizione. Fra pochi giorni comincerò di fare qualche piantina, qualche seme. E ogni mattina, sorseggiando il caffè, vedrò delle piccole cose — una malerba da togliere ... una piantina da traslocare, per dare un po’ di spazio alla sorella ... E così, un caffè mattutino alla volta, il giardino sarà organizzato e fragrante. Nonostante il freddone invernale, torneranno l’origano, il dragoncello francese, la salvia, il timo, la menta, il rosmarino, la lavanda ... La santoreggia montana non muore, neppure sotto la neve! Poi il basilico e il prezzemolo pianterò da capo. E se il finocchio sopravvivrà, c’avrò tutte le erbe di Provenza.

* Ho consultato il mio diario.  Il giorno è stato il 14 gennaio. Ha raggiunto 15 gradi, poi a notte ce n’’erano -2,2! Due giorni dopo, ci siamo svegliati alla neve!

4 aprile 2013

Caspita, un’omissione grandissima: la maggiorana! Completa l’assortimento delle erbe di Provenza. Ma più importantamente, nella cucina mia, gli spaghetti con zucchino, uova, cipolle, e maggiorana è un piatto senza del quale non posso vivere! La domanda rimane: questa maggiorana rinverrà, come l’origano che vive a sinistra? Oppure è morta, come il basilico a destra, che si ripianta ogni anno? Questo basilico che faccio crescere qua a Boston, vi devo menzionare, è una meraviglia. Tanto estrema come l’inverno che di ricente è partito, l’estate nostra ha le temperature come la Sicilia, e l’umidità come Berlino. Estati orribili. Ma il basilico che producono! Pianti alti, con gambi spessi e foglie verdoni ... Nessuno che ha assaggiato il mio pesto dimentica l’esperienza — specialmente quando sostituisco i pinoli con i bei pistacchi!

Foto del famoso patio (2012)

Nello sfondo si vedono le piante della zucca delicata. Nell’inverno del 2012, mia moglie comprò una zucca delicata UNA VOLTA. I semi andarono nella composta. Nella primavera la composta andò nel giardino. E nell’estate ecco che successe! Foto: 9 luglio 2012
Una frittata di questa bellissima delicata. (Sì, è vero: in America mangiamo le frittate anche di mattina!) Guarda i ramoscelli di maggiorana che giaciono di sopra.  Quanto amo la combinazione della zucca e la maggiorana! Foto: 1 agosto 2012
Un brunch piuttosto sostanzioso! Da sinistra a destra: frittata di taràssaco, succo d’arancia con vino rosso, cavatappi con pummarola. Foto: 25 luglio 2012
Da sinistra a destra: salvia, Sig. Rospo, santoreggia montana. Foto: 2 ottobre 2012
Dragoncello francese! Il miglior complemento al pollo che esiste nel mondo. Foto: 2 ottobre 2012

2 commenti:

  1. Mi dispiace molto per quello che è successo alla vostra bella città. Un pensiero per quelli che hanno perso la vita e quelli che sono stati feriti in un momento di gioia collettiva. Una condanna per queste azioni folli e senza futuro.

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    1. Grazie, caro amico. Puoi immaginare la depressione qua. Attualmente noi abitiamo in periferia, 35 km all'ovest della città. Comunque io nacqui a Boston e abitavo e lavoravo lì per quasi tutta la vita. In quella propria piazza ove sono esplose le bombe, Copley Square, ho passato migliaia e migliaia di ore della mia vita. Roba impensabile. Ma dobbiamo lottare per la beltà -- sia musicale, sia visuale, sia gastronomica. Grazie di nuovo per il comment.

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