domenica 29 giugno 2014

Tosti IV

Luigi Alva ... nato in Perù nel 1927 ... un dei PIÙ GRANDI tenori lirici mai a camminare sulla faccia della terra. Eccolo qua nella squisita "Seconda Mattinata" di Tosti.Luigi Alva ... born in Perù in 1927 ... one of THE GREATEST lyric tenors ever to walk the face of the earth.  Here he is in the exquisite "Seconda Mattinata" of Tosti.
SECONDA MATTINATA
Musica di Francesco Paolo Tosti (1846-1916)
Parole di Francesco Cimmino (1862-1938)
Cantata da Luigi Alva (*1927)
Su la villa solitaria
  Splende il sole:
  V'è nell'aria
Un profumo di viole;
Fra le siepi, nelle aiuole,
Degli augelli è gaio il canto:
  Tu soltanto,
  Tu soltanto
Non ti dèsti al novo sole.
  Non il sole, non gli augelli
  L'alba allietano così:
  Se non apri gli occhi belli,
  Non sorride il novo dì.

Quali immagini sì care
  T'han rapita,
  Che vagare
Ti fan lungi da la vita?
Qual parvenza più gradita
Ride in sogno a te d'accanto?
  Qual incanto,
  Qual incanto
Al mio sguardo t'ha rapita?
  Pur, se un tenero desio
  Per me chiudi in fondo al cor,
  Se tu sogni l'amor mio,
  Dormi, o bella, dormi ancor!
On the lonely villa
  the sun shines;
  There is in the air
A fragrance of violets;
Among the hedges, in the flower beds,
Happy is the song of the birds;
  Only you,
  Only you,
Don't wake up at the new sun.
  Not the sun, not the birds,
  They cheer up the dawn in that way.
  If you don't open your beautiful eyes,
  The new day will not smile.

What are the dear pictures
  that have carried you away,
  and made you
wander far from life?
What is the very gratifying image
that is laughing in your dream next to you?
  What picture,
  What picture
Has carried you to my glance?
  By all means, if a tender desire
  for me you are enclosing in the bottom of your heart,
  if you are dreaming about my love,
  sleep, beautiful one, keep sleeping!
   (English translation: Leonardo Ciampa)

sabato 21 giugno 2014

La Bedda Sicilia

Brani scelti da
La Bedda Sicilia (36 mazurche siciliane),
Vol. III (op. 165)
Registrazione dal vivo della prima esecuzione mondiale,
esequita dal compositore
(13-14 novembre 2002)
(registrata da Scott Kent)
Excerpts from
La Bedda Sicilia (36 Sicilian mazurkas),
Vol. III (Op. 165)
Live recording of the world-premiere,
performed by the composer
(13-14 November 2002)
(recording by Scott Kent)

Tosti III


L'ULTIMA CANZONE
Musica di Francesco Paolo Tosti
Parole di Francesco Cimmino
Cantata dal grandissimo Beniamino Gigli

M'han detto che domani
Nina vi fate sposa,
Ed io vi canto ancor la serenata.
Là nei deserti piani
Là, ne la valle ombrosa,
Oh quante volte a voi l'ho ricantata!

Foglia di rosa
O fiore d'amaranto
Se ti fai sposa
Io ti sto sempre accanto.

Domani avrete intorno
Feste, sorrisi e fiori,
Né penserete ai nostri vecchi amori.
Ma sempre notte e giorno,
Piena di passione,
Verrà gemendo a voi la mia canzone.

Foglia di menta
O fiore di granato,
Nina, rammenta
I baci che t'ho dato!
   They told me that tomorrow
Nina, you will be a bride.
and I still sing my serenade to you!
There, up on the deserted plateaus,
there, down in the shady valleys,
Oh, how often I have re-sung it to you!

O rose petal,
O amaranth flower,
even though you're getting married,
I will always be next to you.

Tomorrow you'll have around you
parties, smiles and flowers,
and you will not be thinking about our old love.
But always, day and night,
filled with passion,
my song will come to you, moaning.

O mint leaf,
O pomegranate flower,
Nina, remember
the kisses that I gave you!
(English translation: L.C.)

sabato 14 giugno 2014

Pinot Grigio "Prendo" (2012)

Cercare un vino è come cercare una casa. Certo vi piacciono le case nella categoria $750.000 meglio di quelle nella categoria $500.000. Perciò, non vi serve se io scriva di vini che non potete permettervi di bere. Cerco di scrivere solo dei "vini quotidiani" che hanno un genuino carattere e una genuina qualità.

I vini sono come la musica: qualunque brano di musica che sto suonando in quel momento, è il mio brano preferito, e il compositore è il mio compositore preferito. Dio Mio, dev'essere così! Vorreste ascoltare un musicista che sta suonando un brano del suo SECONDO compositore preferito?!

Mi ricordo il momento in cui mi resi conto che il mio vino "preferito" è il vino del momento. Fu nell'estate del 2011. Fui a Varallo Sesia, e bevevo Barbera ogni giorno, perché è il rosso di quella zona. Da lì, andai a Limone Piemonte, vicino al confine francese. Lì bevevo Dolcetto d'Alba ogni giorno, perché è il rosso di quella zona. Due vini completamente diversi. Il Florestano ed Eusebio dei rossi piemontesi.

A questo punto, devo fare due confessioni.

Prima: In dieci viaggi in Italia, non ho mai chiesto una lista di vini. Ho bevuto solo il vino della casa. Ed ero corretto facendo così. Quale vino è meglio di un vino locale? E se si beva il vino locale con il cibo locale, non ci sarebbe nessuna questione de "l'abbinamento" del cibo con il vino. Capisco che quest'abbinamento è il soggetto di tanti libri, scritti da "esperti." Comunque la questione è oziosa. La gloria dell'Europa è la cucina locale. Non ha senso ordinare vitello tonnato in Sicilia e la pasta alla Norma in Piemonte. Non avete bisogno di un libro: non bere Arneis con la Norma, e non bere Nero d'Avola con il vitello tonnato, basta.

Seconda: Come già sapete troppo bene, amo tutte le cose meridionali. La più meridionale è, la più mi piace. Ma confesso che, alla fine dei conti, dei vini rossi preferisco quei vesuviani e quei etnei, ma dei bianchi (oso dirlo?) preferisci quei dolomitici.

Mi contraddirò la prossima volta che berrò una Falanghia o una Inzolia o un Greco di Tufo o un Fiano d'Avellino. In quel momento, quel vino ne sarà il mio preferito. Ma la confessione ho fatta.

Ho scoperto un Pinot Grigio di Wilhelm Walch che si chiama "Prendo." La cantina Walch si trova nella città favolosamente nomata, Termeno sulla Strada del Vino (Tramin an der Weinstraße). Una mezz'oretta sud di Bolzano (città che amo), si trova nel cuore del Sudtirolo, a metà strada fra Verona e Innsbruck. (Che bellissima parte d'Italia! Viaggiate lungo il fiume Isarco. Le Dolomiti vi affiancano su entrambi i lati. Arrivate in un paesino, con tutti i cartelli in italiano e tedesco, ed ecco il vecchio campanile, e il vecchio castello, e il ruscello mormorante, e la vigna. Poi arrivate al prossimo paesino, con tutti i cartelli in italiano e tedesco, ed ecco il vecchio campanile, e il vecchio castello, e il ruscello mormorante, e la vigna. Poi il prossimo paesino. È così. Due volte ho viaggiato in treno da Verona a Innsbruck. Spero di farlo 100 volte di più.)

Ad ogni modo, "Prendo" non è caro, e ha il sapore che aspettate dai bianchi dolomitici.  
Searching for a wine is like searching for a house. Of course you like houses in the $750,000 category better than the ones in the $500,000 category. Thus, there's no point to my writing about wines that you cannot afford to drink.  I try to write only about "everyday wines" that have a genuine character and a genuine quality.

Wines are like music: whichever piece of music I'm playing at that moment, it is my favorite piece, and the composer is my favorite composer.  My God, it has to be that way!  Would you like to listen to a musician who is playing a piece by his SECOND-favorite composer?!

I remember the moment in which I realized that my "favorite" wine is the wine of the moment.  It was the summer of 2011. I was in Varallo Sesia, and I drank Barbera every day, because that is the red of that area. From there, I went to Limone Piemonte, near the French border. There I drank Dolcetto d'Alba every day, because it is the red of that area. Two completely different wines.  The Florestan and the Eusebius of Piedmontese reds.
At this juncture, I have to make two confessions.

First: In ten trips to Italy, I have never asked for a wine list.  I drank only the house wine.  And I was correct in doing so.  What wine is better than local wine? And if one drinks local wine with local food, there would be no question about the "pairing" of the food with the wine.  I understand that this pairing is the subject of many books, written by "experts." However the question is moot. The glory of Europe is the locale cuisine.  It makes no sense to order vitello tonnato in Sicily and pasta alla Norma in Piedmont. You don't need a book: don't drink Arneis with la Norma, and don't drink Nero d'Avola with vitello tonnato, period.

Second: As you already know, I love all things Southern Italian. The more southern it is, the more I love it.  But I confess that, at the end of the day, my favorite red wines are the ones from the Vesuvius and Etna regions, and my favorite whites are (dare I say it?) from the Dolomites.

I will contradict myself the next time I drink a Falanghina or Inzolia or Greco di Tufo or Fiano d'Avellino. At that moment, that wine will be my favorite.  But the confession has been made.

I discovered a Pinot Grigio by Wilhelm Walch called "Prendo." The Walch winery is located in the fabulously named town, Tramin on the Wine Road (Termeno sulla Strada del Vino). About a half-hour south of Bolzano (a city that I love), it's located in the heart of the South Tyrol, half way between Verona and Innsbruck.  (What a gorgeous part of Italy!  You travel along the Eisack River.  The Dolomites flank you on both sides. You arrive in a small town, with all the signs in Italian and German, and there is the old bell tower, and the old castle, and the babbling brook, and the vineyard.  Then you arrive at the next little town, with all the signs in Italian and German, and there is the old bell tower, and the old castle, and the babbling brook, and the vineyard. Then the next little town.  That's how it is.  Twice I made the train trip from Verona to Innsbruck.  I hope to do it 100 times more.)

In any case, "Prendo" is not expensive, and it has the flavor that you expect from whites from the Dolomites.









venerdì 13 giugno 2014

Tosti II

Una delle canzoni più amate di Tosti, in un’incisione fenomenale, dal vivo, di Jussi Björling, meno di due mesi prima della morte del tenore svedese. Immortale la canzone, immortale l’interpretazione.  One of the most beloved songs of Tosti, in a phenomenal live recording by Jussi Björling, less than two months before the Swedish tenor’s death. Immortal song, immortal performance.


IDEALE
parole di Carmelo Errico (1848-1892)
Io ti seguii come’iride di pace
Lungo le vie del cielo;
Io ti seguii come un’amica face
De la notte nel velo.
E ti senti ne la luce, ne l’aria,
Nel profumo dei fiori;
E fu piena la stanza solitaria di te,
dei tuoi splendori.
In te rapito,
al suon de la tua voce
Lungamente sognai,
E de la terra ogni affanno, ogni croce
In quel giorno scordai.
Torna, caro ideal,
torna un istante
A sorridermi ancora,
E a me risplender nel tuo sembiante
Una novell’aurora.
... una novell’aurora.
Torna, caro ideal, torna, torna!
   I followed you like a rainbow of peace
A long way across the sky;
I followed you like a friendly face
of the night under a veil.
And you feel it in the light, in the air,
In the scent of the flowers;
And the solitary room was full of you,
of your splendors.
Captivated by you,
by the sound of your voice
A long time I dreamed,
and all the worry of the earth, every cross
In that day is forgotten.
Return, beloved ideal,
Return for an instant.
Give me a smile again,
and to me the sparkle of your countenance
will be a new dawn.
... a new dawn.
Return, beloved ideal, return, return!

mercoledì 11 giugno 2014

Eggplant & Zucchini Fries!

Care lettrici, cari lettori: mi conoscete ormai. Sapete che, ogni tanto, una ricetta mi afferra, e non mi posso liberare fino a quando non ne bloggo.

Ha raggiunto il punto che i miei amici blogghisti mettono le foto alla mia pagina Facebook, pienamente sapendo che io ne diventerò matto. Specialmente se la ricetta abbia implicazioni cafonesche meridionali.

Cara Anna Benedetti è autrice di un dei miei preferiti blog, Kiss the Cook. Lei mi distrae spesso con queste ricette che mi fanno impazzire. La ricetta che segue ha chiare implicazioni siciliane – sia l’abbinamento delle melanzane e le zucchine, che l’inclusione della semola.  Grazie, Anna, per farmi matto ancora una volta.  Mo’ faccio matti tutti i miei lettori americani!
  My dear readers: you know me by now.  You know that, every so often, a recipe grasps me, and I can't free myself until I blog about it.

It's reached the point that my blogger-friends put photos on my Facebook page, fully knowing that I will go bananas.  Especially if the recipe has Southern Italian peasant overtones.

Dear Anna Benedetti is the author of one of my favorite blogs,  Kiss the Cook. She often distracts me with maddening recipes.  The recipe that follows has clear Sicilian overtones – be it the combination of eggplant and zucchini, or the inclusion of semolina.  Thank you, Anna, for making me crazy yet again.  Now I will make all my American readers crazy!

English translation by Leonardo Ciampa

Here is a delicious side dish! It's true that fried food is not particularly light ... But it is so good that, sometimes, you just have to fry!

Ingredients for 4 people:
3-4 zucchini
2-3 eggplants, not too large
salt
semolina flour [Translator's note: you have to use semolina rimacinata, literally re-milled semolina. It is as fine as regular 00 flour but more nutritious and flavorful.]
oil for frying

Preparation
Wash the zucchini and eggplant then cut into four parts along its length. Eliminate the middle with the seeds (if any). Cut into sticks, not too thin, put them in a bowl and moisten with a glass of milk, stir and wait 15-20 minutes. Heat an abundant amount of oil, at 350-360° F approximately. If you do not have a cooking thermometer, put a small piece of vegetable (which you will discard) in the oil; when it begins to sizzle, you can start frying. Drain the vegetables and fry them a little at a time, like so: take one portion (the amount depends on the size of your pan, you can judge) and place in a colander, sprinkle with a handful of flour and stir to make it stick; drain lightly to remove excess flour, fry until golden. Drain with a slotted spoon and let them dry on paper towels. When all the vegetables are cooked, pat dry with paper towel (dabbing gently), add salt, and they are ready. Ciao!

lunedì 9 giugno 2014

TOSTI

Ritratto di Francesco Paolo Tosti eseguito ad olio su tela da Théobald Chartran, Londra 1898
Portrait of Francesco Paolo Tosti (oil on canvas) by Théobald Chartran (London, 1898).
(Istituto nazionale tostiano, Sezione Museo musicale d'Abruzzo, Fondo Francesco Paolo Tosti)
Il 2 dicembre 2016 marcherà il centenario della morte del più grande melodista italiano della storia: FRANCESCO PAOLO TOSTI. Non posso aspettare fino ad allora per iniziare il mio tributo al maestro ortonese!  (Ortona si trova nella provincia di Chieti, in Abruzzo.)  December 2, 2016, will mark the centenary of the death of the greatest Italian melodist in history: FRANCESCO PAOLO TOSTI. I cannot wait till then to begin my tribute to the maestro from Ortona! (Ortona is in the province of Chieti, in Abruzzi.)

’A VUCCHELLA
(nel dialetto napoletano)
parole di Salvatore Di Giacomo

mercoledì 4 giugno 2014

Pasta con finocchi grigliati! / Pasta with grilled fennel!

Se i miei lettori e lettrici sappiano una cosa su di me, saprebbero che io amo il finocchio. Nel mio frigo, i finocchi non mancano mai mai mai.

Una seconda cosa su di me che dovete sapere: io credo che qualsiasi cosa che tocca la fiamma diventi deliziosa. Scientificamente, non vi potrei spiegare cosa succede esattamente quando un cibo si rosola. So che riguardi la caramellizzazione e gli zuccheri. Ma non importano queste cose; importa solamente il fatto che la fiamma e il cibo facciano l'abbinamento più paradisiaco che abbiamo nella cucina.

Per darvi un esempio: quando griglio la bistecca, prendo la bistecca e la metto sulla griglia.  Basta. Manco un granello di sale.  Manco un granello di pepe. Il sapore è la fine del mondo.

Le carni si grigliano con fiamma abbastanza forte. Con gli ortaggi è un’altra storia; ci vuole una cottura più lenta e dolce.  Per carità, non sprecare i soldi sulle teglie “speciali” per mettere sopra la griglia. La griglia è la griglia; VOLETE mettere il cibo direttamente sulla griglia. Con gli ortaggi, basta coprirli con olio d’oliva, sale e pepe.

Allora, che sapore hanno i finocchi grigliati?  Non posso descriverlo con parole.

Ingredienti
500 gr pasta mista (Divella #41)
1 gran grumolo, o 2 piccoli grumoli, di finocchio (i gambi rimossi ma il torsolo intatto)
uno spicchio d’aglio, sminuzzato
1 scatola (140 gr) di tonno italiano (in olio, mai in acqua)
qualche acciuga
qualche cappero
origano dall’orticello
pepe nero, frescamente macinato (facoltativo)

Preparazione
Per grigliare i grumoli di finocchio: squartateli, facendo 4 cunei. Copriteli con olio d’oliva, sale e pepe e grigliateli. (Si possono fare qualche giorno in anticipo.) Quando sarete pronti a utilizzarli, tagliateli a quadratini.

Per fare il piatto: Fate cuocere la pasta, scolatela, aggiungete tutti gli altri ingredienti, e Buon Appetito!

(Non aggiungere olio; il tonno e le acciughe già ce l’hanno. Non aggiungere sale; le acciughe, i finocchi, e la pasta già ce l’hanno.  E non aggiungere mai il formaggio al pesce.)

  If my readers know one thing about me, they know that I love fennel.  In my fridge, fennel is never, ever, ever missing.

A second thing about me that you need to know: I believe that anything that touches the flame becomes delicious. Scientifically, I could not explain to you exactly what happens when a food browns.  I know that it regards caramelization and sugars. But those things don't matter; it matters only the fact that food and flame are the most  heavenly pairing that we have in cooking.

To give you an example: when I grill a steak, I take the steak and put it on the grill.  That's it.  Not a grain of salt.  Not a grain of pepper.  The taste is out of this world.

Meats grill with a fairly high flame. Vegetables are another story; they require a longer and more gentle cooking. For heaven's sake, don't waste your money on "special" pans to put on the grill.  The grill is the grill; you WANT to put food directly on the grill.  With vegetables, simply coat them with olive oil, salt, and pepper.

So, how does grilled fennel taste?  I cannot describe it in words.

Ingredients
1 lb pasta mista (Divella #41)
1 large bulb, or 2 small bulbs, of fennel (the stalks removed but the core intact)
1 garlic clove, minced
1 5-oz. can of Italian tuna (in oil, never in water)
some anchovies
some capers
oregano from the garden
black pepper, freshly ground (optional)

Preparation
To grill the fennel bulbs: quarter them, making 4 wedges. Coat them in olive oil, salt, and pepper, and grill them.  (They can be done a few days ahead.)  When you are ready to use them, cut them into small squares.

To make the dish: Cook the pasta, strain it, add all the other ingredients, and Buon Appetito!

(Don't add oil; the tuna and anchovies already have some. Don't add salt; the anchovies, fennel, and pasta already have some. And never add cheese to seafood.)