sabato 14 giugno 2014

Pinot Grigio "Prendo" (2012)

Cercare un vino è come cercare una casa. Certo vi piacciono le case nella categoria $750.000 meglio di quelle nella categoria $500.000. Perciò, non vi serve se io scriva di vini che non potete permettervi di bere. Cerco di scrivere solo dei "vini quotidiani" che hanno un genuino carattere e una genuina qualità.

I vini sono come la musica: qualunque brano di musica che sto suonando in quel momento, è il mio brano preferito, e il compositore è il mio compositore preferito. Dio Mio, dev'essere così! Vorreste ascoltare un musicista che sta suonando un brano del suo SECONDO compositore preferito?!

Mi ricordo il momento in cui mi resi conto che il mio vino "preferito" è il vino del momento. Fu nell'estate del 2011. Fui a Varallo Sesia, e bevevo Barbera ogni giorno, perché è il rosso di quella zona. Da lì, andai a Limone Piemonte, vicino al confine francese. Lì bevevo Dolcetto d'Alba ogni giorno, perché è il rosso di quella zona. Due vini completamente diversi. Il Florestano ed Eusebio dei rossi piemontesi.

A questo punto, devo fare due confessioni.

Prima: In dieci viaggi in Italia, non ho mai chiesto una lista di vini. Ho bevuto solo il vino della casa. Ed ero corretto facendo così. Quale vino è meglio di un vino locale? E se si beva il vino locale con il cibo locale, non ci sarebbe nessuna questione de "l'abbinamento" del cibo con il vino. Capisco che quest'abbinamento è il soggetto di tanti libri, scritti da "esperti." Comunque la questione è oziosa. La gloria dell'Europa è la cucina locale. Non ha senso ordinare vitello tonnato in Sicilia e la pasta alla Norma in Piemonte. Non avete bisogno di un libro: non bere Arneis con la Norma, e non bere Nero d'Avola con il vitello tonnato, basta.

Seconda: Come già sapete troppo bene, amo tutte le cose meridionali. La più meridionale è, la più mi piace. Ma confesso che, alla fine dei conti, dei vini rossi preferisco quei vesuviani e quei etnei, ma dei bianchi (oso dirlo?) preferisci quei dolomitici.

Mi contraddirò la prossima volta che berrò una Falanghia o una Inzolia o un Greco di Tufo o un Fiano d'Avellino. In quel momento, quel vino ne sarà il mio preferito. Ma la confessione ho fatta.

Ho scoperto un Pinot Grigio di Wilhelm Walch che si chiama "Prendo." La cantina Walch si trova nella città favolosamente nomata, Termeno sulla Strada del Vino (Tramin an der Weinstraße). Una mezz'oretta sud di Bolzano (città che amo), si trova nel cuore del Sudtirolo, a metà strada fra Verona e Innsbruck. (Che bellissima parte d'Italia! Viaggiate lungo il fiume Isarco. Le Dolomiti vi affiancano su entrambi i lati. Arrivate in un paesino, con tutti i cartelli in italiano e tedesco, ed ecco il vecchio campanile, e il vecchio castello, e il ruscello mormorante, e la vigna. Poi arrivate al prossimo paesino, con tutti i cartelli in italiano e tedesco, ed ecco il vecchio campanile, e il vecchio castello, e il ruscello mormorante, e la vigna. Poi il prossimo paesino. È così. Due volte ho viaggiato in treno da Verona a Innsbruck. Spero di farlo 100 volte di più.)

Ad ogni modo, "Prendo" non è caro, e ha il sapore che aspettate dai bianchi dolomitici.  
Searching for a wine is like searching for a house. Of course you like houses in the $750,000 category better than the ones in the $500,000 category. Thus, there's no point to my writing about wines that you cannot afford to drink.  I try to write only about "everyday wines" that have a genuine character and a genuine quality.

Wines are like music: whichever piece of music I'm playing at that moment, it is my favorite piece, and the composer is my favorite composer.  My God, it has to be that way!  Would you like to listen to a musician who is playing a piece by his SECOND-favorite composer?!

I remember the moment in which I realized that my "favorite" wine is the wine of the moment.  It was the summer of 2011. I was in Varallo Sesia, and I drank Barbera every day, because that is the red of that area. From there, I went to Limone Piemonte, near the French border. There I drank Dolcetto d'Alba every day, because it is the red of that area. Two completely different wines.  The Florestan and the Eusebius of Piedmontese reds.
At this juncture, I have to make two confessions.

First: In ten trips to Italy, I have never asked for a wine list.  I drank only the house wine.  And I was correct in doing so.  What wine is better than local wine? And if one drinks local wine with local food, there would be no question about the "pairing" of the food with the wine.  I understand that this pairing is the subject of many books, written by "experts." However the question is moot. The glory of Europe is the locale cuisine.  It makes no sense to order vitello tonnato in Sicily and pasta alla Norma in Piedmont. You don't need a book: don't drink Arneis with la Norma, and don't drink Nero d'Avola with vitello tonnato, period.

Second: As you already know, I love all things Southern Italian. The more southern it is, the more I love it.  But I confess that, at the end of the day, my favorite red wines are the ones from the Vesuvius and Etna regions, and my favorite whites are (dare I say it?) from the Dolomites.

I will contradict myself the next time I drink a Falanghina or Inzolia or Greco di Tufo or Fiano d'Avellino. At that moment, that wine will be my favorite.  But the confession has been made.

I discovered a Pinot Grigio by Wilhelm Walch called "Prendo." The Walch winery is located in the fabulously named town, Tramin on the Wine Road (Termeno sulla Strada del Vino). About a half-hour south of Bolzano (a city that I love), it's located in the heart of the South Tyrol, half way between Verona and Innsbruck.  (What a gorgeous part of Italy!  You travel along the Eisack River.  The Dolomites flank you on both sides. You arrive in a small town, with all the signs in Italian and German, and there is the old bell tower, and the old castle, and the babbling brook, and the vineyard.  Then you arrive at the next little town, with all the signs in Italian and German, and there is the old bell tower, and the old castle, and the babbling brook, and the vineyard. Then the next little town.  That's how it is.  Twice I made the train trip from Verona to Innsbruck.  I hope to do it 100 times more.)

In any case, "Prendo" is not expensive, and it has the flavor that you expect from whites from the Dolomites.









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