I miei nonni arrivarono a Boston durante gli anni di Ellis Island. Io nacqui a Boston, ma il mio lignaggio è al 100% italiano, da secoli e secoli. Non sono un vero "italo-americano." Non guardo Il Padrino. Non vado in un ristorante e ordino "brusceta." Sono "italiano, e americano". Intrappolato in una macchina del tempo da qualche parte nel mezzo. Non puoi curare un razzista. Ma puoi esporre un razzista. Con la presente espongo il razzismo tra gli italoamericani. Per essere chiari, io sono centrista. Credo nei diritti più forti per gli stati. Non credo nelle eccessive interferenze del governo. Credo nell'immigrazione legale. Siamo in questo pasticcio perché per presidente abbiamo avuto tre pessime scelte: un razzista, un politico spietato e corrotto, e un uomo che ha detto: "Assistenza sanitaria gratuita per tuttiquanti!" Ma quale TIPO di assistenza sanitaria? Il tipo in cui, se mio figlio ha la febbre, il governo dovrà essere d'accordo sul fatto che mio figlio abbia la febbre prima che io possa portarlo dal dottore. Quanto tempo impiegherebbe l'America a scoprire ciò che l'Italia aveva già scoperto: invece di formare un'agenzia governativa per prendere quella decisione, formiamo cinque agenzie governative per prenderlo. Così ci chiariamo sin da subito. Affinché io non sia accusato di essere un "liberale ipersensibile". Andiamo al sodo: la maggior parte del commento che ho sentito dagli italoamericani sull'immigrazione, è commento razzistico. Tutti dicono la stessa cosa: "Quando i nonni MIEI sono venuti, sono venuti LEGALMENTE". Ed erano trattati come animali. Erano insultati. Erano sputati addosso. E quando camminavano per la strada, vedevano i cartelli che dicevano: "Help Wanted / Italians Need Not Apply." ("Cercasi aiuti / gli italiani non hanno bisogno di candidarsi.") I documenti legali corressero il razzismo? No. Potresti dare 1000 documenti a un musulmano o un ispanico, e il tuo sentimento razzistisco nei loro confronti non cambierà di una virgola. Come per dire: "Porta via il loro benessere, e poi mi piaceranno". Io sono una persona molto fortunata. Come musicista, dall'età di 8 anni, ero amico di altri bambini che erano asiatici, ebrei, neri. Non avevo nessuna consapevolezza che fossero "diversi". Nessunissima. Più tardi, ho lavorato per molti anni nella meravigliosa città di Cambridge, nel Massachusetts. A Cambridge, non puoi camminare per strada e vedere due persone che si assomigliano. A Cambridge, semmai, saresti strano se tu NON fossi diverso! Per tutte queste esperienze, io sono fortunato. Il razzismo è qualcosa che si impara a casa. A casa mia era una cosa normalissima sentire un certo familiare a dire "Non sono razzista, mi piacciono tutti, tranne gli ebrei e i neri". Che Trump sia cresciuto in una tale casa è fuori discussione. Suo padre ha partecipato ai raduni del KKK. Puoi discutere se fosse o non fosse un vero membro del KKK. Ma non si può discutere sul fatto che un uomo che frequenta un tale raduno sia un uomo che parla in un certo modo a casa. Questo è il motivo per cui Trump si sentiva a proprio agio nel portare al governo tanti supremazisti bianchi - anche quei notoriosi, come Steve Bannon e Stephen Miller. La verità è che, dopo il nostro primo presidente nero, il pendolo è tornato a un presidente razzista. Tragicamente, le due elezioni sono correlate. Facebook rende molto facile la diffusione di un meme come questo, che circolava durante la campagna di Obama: |
My grandparents arrived in Boston during the Ellis Island years. I was born in Boston, but my bloodline is 100% Italian, going back centuries and centuries. I am not an true "Italian-American" -- I don't watch The Godfather. I don't go to a restaurant and order "broo-SHETT-ah." I am "Italian, and American." Trapped in a time machine somewhere between the two. You cannot cure a racist. But you can call out a racist. I am calling out the racism among Italian-Americans. To be clear, I am a centrist. I do believe in stronger state's rights. I do not believe in excessive government interference. I do believe in legal immigration. We are in this mess because for president we had three very bad choices: a racist, a ruthless and corrupt politician, and a man who said, "Free health care for everyone!" But what KIND of healthcare? The kind where, if my son has a fever, the government will need to agree that my son has a fever before I can take him to a doctor. How long would it take for America to discover what Italy already discovered: instead of forming one government agency to make that decision, form five government agencies to do it. I wanted to get that out of the way, lest I be accused of being an "oversensitive liberal." Let's cut to the chase: most of the commentary that I have heard from Italian-Americans about immigration is racist. Everyone says the same thing: "When MY grandparents came, they came LEGALLY." And they were treated like animals. They were called names. They were spit upon. And when you walked down the street, you saw signs that read, "Help Wanted / Italians Need Not Apply." Did the legal papers correct the racism? No. You could give a 1000 papers to a Muslim or a Hispanic, and your racist feeling towards them will not change one iota. As if to say, "Take away their welfare, and then I will like them." I am a very fortunate person. As a musician, from the age of 8, I was friends with other children who were Asian and Jewish and Black. I had zero awareness that they were "different." Zero. Later, I worked for many years in the wonderful city of Cambridge, Massachusetts. In Cambridge, you cannot walk down the street and see two people who look alike. In Cambridge, if anything, you were strange if you were NOT different. For all of these experiences, I am fortunate. Racism is something that one learns at home. In my home it was not usual to hear a certain family member say, "I'm not racist. I like everyone -- except Jews and blacks." That Trump grew up in such a home is beyond dispute. His father attended KKK rallies. You can debate whether or not he was an actual member of the KKK. But you cannot debate that a man who attends such a rally is a man who speaks a certain way at home. This is why Trump felt comfortable bringing so many white supremacists into the government -- even notorious ones, like Steve Bannon and Stephen Miller. The truth is that, after our first black president, the pendulum swung to a racist president. Tragically, the two elections are related. Facebook makes it very easy to spread a meme such as this one, which circulated during Obama's campaign: |
Alle persone come me, che sono diventate nauseate vedendo questo meme, i conservatori hanno detto: "Sei troppo ipersensibile, rilassati, non hai senso dell'umorismo". Non sono rimasti infastiditi dal meme. Dopo tutto, hanno ragionato, probabilmente è stato creato da qualche adolescente. Ma il seguente fumetto non è stato creato da un adolescente. È stato creato da un noto fumettista per un grande giornale, il Boston Herald: |
People like me, who became nauseated seeing this meme, were told by conservatives, "You are too oversensitive. Chill out. You have no sense of humor." They were not bothered by the meme. After all, they reasoned, it was probably created by some teenager. But the following cartoon was not created by a teenager. It was created by a well-known cartoonist for the Boston Herald: |
Se è sconvolgente che questo cartone sia apparso in un grande giornale nell'anno 2014, è stato doppiamente scioccante quando il giornale si è schierato ufficialmente dal vignettista: "We stand by Jerry, who is a veteran cartoonist with the utmost integrity." ("Siamo solidari con Jerry, che è un vignettista veterano con la massima integrità".) | If it is shocking that this cartoon appeared in a major newspaper in the year 2014, it was doubly shocking when the newspaper officially stood by the cartoonist: "We stand by Jerry, who is a veteran cartoonist with the utmost integrity." |
Sono razzisti anche i liberali? Beh, certamente sono bigotti quando dicono che la maggior parte degli italoamericani sono conservatori "perché siano della classe operaia". Forse sono conservatori perché, come me, non credono che un paese delle dimensioni dell'Arizona debba avere 314 senatori. Forse non vogliono che il loro governo federale decide se il loro bambino sia malato o in salute. Ma non si tratta di filosofia politica. Si tratta del razzismo. Tra gli italoamericani ci sono i razzisti. Vi espongo. |
Are liberals also racist? Well, certainly they are bigoted when they say that most Italian-Americans are conservative "because they are working-class." Maybe they are conservative because, like me, they don't think that a country the size of Arizona should have 314 senators. Maybe they don't want their federal government deciding if their child is sick or healthy. But this is not about political philosophy. This is about racism. Among the Italian-Americans there are racists. I am calling you out. |