sabato 29 ottobre 2016

Rieti

Il magnifico Pontificio Organo Dom Bédos-Roubo Benedetto XVI
The magnificent Pontifical Dom Bédos-Roubo Benedict XVI organ
Foto: organosandomenicorieti.it
Qualche parola sul concerto n° 2 della mia tournée imminente, una raccolta fondi per i terremotati di Amatrice.

Il concerto avrà luogo il 17 gennaio 2017 alla Basilica S. Domenico di Rieti, che ospita uno degli organi più grandiosi di tutta l’Italia.

Chiamato “Pontificio Organo Dom Bédos-Roubo Benedetto XVI,” questo strumento imponente di cinque (!) tastiere e canne alte 10 metri è stato costruito dal mastro organaro Bartolomeo Formentelli (2004-2009). Formentelli ha basato il suo lavoro su due trattati importanti: “L’art du facteur d’orgues” (“L’arte dell’organaro”) di Dom Bedos (1766-78) e “L’art du menuisier” (“L’arte del falegname”) di Roubo le Fils (1769).

Il concerto è sponsorizzato dall’Associazione Culturale "G. O. Pitoni" (Giuliano Aguzzi, presidente).

Il concerto è stato l’idea del signor Renzo Fedri, che ne è stato anche il sostenitore più energico. Il Signor Fedri è il nipote di Dino Fedri (1912-1957), un famoso compositore, pianista e direttore d’orchestra, che fu l’ultimo accompagnatore (e un carissimo amico) del leggendario tenore Beniamino Gigli. Fu Dino Fedri che accompagnò Gigli nel suo Tour d’Addio del 1955 in tutta Europa e nel Nord America (compresi gli ultimi concerti a Carnegie Hall). In tal modo, sono conosciente dell’arte di Dino Fedri dal 1990, quando avevo 19 anni.

Per mesi, Renzo pazientemente navigava gli uffici e i comitati per stabilire il concerto . Infine, il 13 ottobre, ha ottenuto l’ok dal Rettore della Basilica, Don Luigi Bardotti. Tre giorni dopo, il 16 ottobre, don Luigi è morto improvvisamente per un attacco di cuore!

Non c’è modo di descrivere l’incredulità a questa notizia, sia di coloro che hanno conosciuto e amato don Luigi, che persone come me, che non avranno mai il piacere d’incontrare quest’uomo eccezionale. Sono grato all’organista Ing. Filippo Tigli e il comitato Dom Bedos Roubo Benedetto XVI, che vanno avanti e continuano le buone opera di don Luigi.

In memoria di don Luigi io comporrò un brano d’organo basato su “Ave Maris Stella”(uno degli inni preferiti da don Luigi), che eseguirò in prima mondiale a questo concerto.

Un ultimo pezzo di importanza personale: io nacqui alle 7.11 del mattino del 17-I-71. Questo concerto avrà luogo il 17-I-17.

Per i gentilissimi permessi concessi, ringrazio la Prefettura di Rieti, la Curia Vescovile di Rieti e (postumamente) don Luigi Bardotti.

  A few words about Concert No. 2 of my upcoming fundraising tour for the earthquake victims of Amatrice.

The concert will take place on January 17, 2017 at St. Dominic's Basilica in Rieti, which houses one of the most stunning organs in all of Italy.

Called, “Pontificio Organo Dom Bédos-Roubo Benedetto XVI,” this towering instrument of five (!) keyboards and 32-foot-tall pipes was built by master organbuilder Barthélemy Formentelli (2004-2009). Formentelli based his work on two important treatises: “L’art du facteur d’orgues” (“The art of the organbuilder”) by Dom Bédos (1766-78) and “L’art du menuisier” (“The art of the woodworker”) by Roubo le fils (1769).

The concert is being sponsored by the Associazione Culturale “G. O. Pitoni” (Giuliano Aguzzi, president).

The concert was the brainchild of Mr. Renzo Fedri, who has also been its most energetic proponent. Mr. Fedri is the nephew of Dino Fedri (1912-1957), a famous composer, pianist, and conductor who was the last accompanist (and close friend) of legendary tenor Beniamino Gigli. It was Dino Fedri who accompanied Gigli on his 1955 farewell tour throughout Europe and North America (including the final Carnegie Hall recitals). Thus, the artistry of Dino Fedri has been known to me since 1990, when I was 19 years old.

For months, Renzo patiently navigated the numerous offices and committees to secure the concert date. Finally, on October 13, he got the OK from Basilica rector, Don Luigi Bardotti. Three days later, on October 16, Don Luigi died suddenly of a heart attack!

There’s no way to describe the disbelief at this news, be it of those who knew and loved him, or of individuals like myself who will never have the pleasure of meeting this exceptional man. I am grateful to Basilica organist Filippo Tigli and members of the organ committee, who are moving forward and continuing Don Luigi’s great work.

In memory of Don Luigi, I will compose an organ work based on “Ave Maris Stella” (one of Don Luigi’s favorite hymns), of which I will play the world premiere at this concert.

One last piece of personal significance: I was born at 7:11 a.m. on 1-17-71. This concert will take place on 1-17-17.

For their very kind permissions, I thank the Prefecture of Rieti, the Bishop's Curia of Rieti, and (posthumously) don Luigi Bardotti.

Don Luigi Bardotti (1941-2016)
Foto: Massimo Renzi (frontierarieti.com)
Dino Fedri (1912-1957) & Beniamino Gigli (1890-1957)
Foto: Archivio Fedri (rietimusica.jimdo.com)

Per i terremotati amatriciani / For the earthquake victims in Amatrice

organosandomenicorieti.it
Cari amici,

Annuncio con grandissimo piacere le date e i luoghi dei concerti che suonerò nel Lazio e nell’Abruzzo in gennaio. La tournée è una raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal terribile terremoto ad Amatrice. L’obiettivo è quello di raggiungere la cifra di 10.000$, da raccogliere per la maggior parte online. Sono in contatto con il Sindaco di Amatrice, per il trasferimento del 100% dei fondi sul conto creato specificamente dall’Ente Comunale per i terremotati. (Per saperne di più della campagna, e le misure adottate per garantire la sicurezza dei doni, cliccate qua.)

Concerto I°
Sabato, 14 gennaio 2017
ROMA
Basilica di Santa Prassede

Concerto II°
Martedì, 17 gennaio 2017
RIETI
Basilica di San Domenico

Concerto III°
Venerdì, 20 gennaio 2017
MORRO D’ORO
  Dear friends,

I am thrilled to announce the dates and locations of the concerts which I will play in Lazio and Abruzzo in January. The tour is a fundraiser for the victims of the terrible earthquake in Amatrice. The goal is to raise $10,000, raised mainly online. I am in contact with the Mayor of Amatrice, to ensure that 100% of the funds will be deposited in an account specifically created by the Town of Amatrice for the victims. (To read more about the campaign, and the steps taken to guarantee the safety of the donations, click here.)

Concert No. 1
Saturday, January 14, 2017
ROME
Basilica di Santa Prassede

Concert No. 2
Tuesday, January 17, 2017
RIETI
Basilica di San Domenico

Concerto No. 3
Friday, January 20, 2017
MORRO D’ORO
Chiesa dei Ss. Salvatore & Nicola


ROMA

Wikipedia
Wikipedia
Wikipedia

RIETI

organosandomenicorieti.it
organosandomenicorieti.it
organosandomenicorieti.it

MORRO D’ORO

paesiteramani.it
morrodoro.valledelleabbazie.it

martedì 4 ottobre 2016

25 immagini della Sicilia / 25 images of Sicily

La Sicilia è il luogo più interessante del mondo, e il luogo più frainteso del mondo, perfino dagli italiani. Specialmente dagli italiani.

Nel XII secolo a.C. la Sicilia era già abitata, anche prima dei tre tribù: i sicani, i siculi (da cui il nome Sicilia) e gli elimi. Poi i fenici e i cartaginesi colonizzarono l’isola, ma figuratevi che questo fu secoli prima dell’arrivo dei greci. Poi vennero i greci, e la Sicilia diventò un campo di battaglia delle Guerre Puniche.

Alla fine i romani conquistarono l’isola. Poi i vandali. Poi gli ostrogoti. Poi i bizantini. Poi gli arabi. Poi i normanni. Poi i francesi, poi gli spagnoli, poi gli austriaci, poi i francesi una seconda volta. Solo nel 1861 venne Garibaldi per “unificare” l’Italia. Un secolo e mezzo più tardi, è mica “unificata” l’Italia. È unificata sulla mappa, non nel cuore.

E se ci fosse la diffidenza dagli italiani verso i siciliani, questa diffidenza fu pienamente confermata dall’uscita dei film Il Padrino – i film più spudoratamente pregiudizievoli della storia cinematografica.

Grazie alle conquiste ripetute, la Sicilia diventò la regione più culturalmente ricca del mondo. E grazie al suo isolamento dal continente, questa ricca cultura rimane oggi brillantemente intatta. Gli edifici normanni più grandi del mondo. Gli anfiteatri più grandiosi del mondo. Fra i templi greci meglio conservati del mondo. Fra le spiagge più mozzafiato del mondo. Cose completamente ignote dai turisti che vengono per vedere la Torre Pendente di Pisa, il David, il Vaticano, fanno un giro in gondola, e partono, senza capire manco un cavolo dell’Italia, e senza nemmeno sapere dell’esistenza della leggendaria isola della Sicilia.

Mi sono domandato se sarebbe possibile compilare 25 immagini – sole 25 – per dare un suggerimento, un indizio, dello splendore siciliano. Purtroppo è solo un piccolissimo gusto. Ma credo creerà in voi una curiosità per questo paradiso della cultura umana.
  Sicily is the most interesting place in the world, and the most misunderstood place in the world, even by Italians. Especially by Italians.

In the 12th century B.C. Sicily was already inhabited, even before the three tribes: the Sicani, the Siculi (hence the name Sicily), and the Elymians. Then the Phoenicians and the Carthaginians colonized the island, but imagine that this was centuries before the Greeks arrived. Then the Greeks came, and Sicily became a battleground for the Punic Wars.

Eventually the Romans conquered the island. Then the Vandals.  Then the Ostrogoths.  Then the Byzantines.  Then the Arabs.  Then the Normans.  Then the French, then the Spanish, then the Austrians, then the French a second time. Only in 1861 did Garibaldi "unify" Italy. A century and a half later, Italy is hardly "unified." It is unified on the map, not in anyone's heart.

And if there was suspicion on the part of Italians towards the Sicilians, that suspicion was fully confirmed by the release of the Godfather films – the most shamelessly prejudicial movies in cinematic history.

Thanks to the repeated conquests, Sicily became the most culturally rich region in the world. And thanks to its isolation from the mainland, this rich culture remains today brilliantly intact. The greatest Norman buildings in the world. The grandest amphitheatres in the world. Some of the best preserved Greek temples in the world. Some of the most breathtaking beaches in the world. Things completely unknown to the tourist who come to see the Leaning Tower of Pisa, David, the Vatican, they take a gondola ride, and they leave, without understanding the slightest thing about Italy, and without even knowing of the existence of the legendary island of Sicily.

I wondered if it would be possible to compile 25 images – only 25 – to give a suggestion, a hint, of the splendor of Sicily. Unfortunately it is only a little taste. But I believe that it will create in you a curiosity for this paradise of human culture.

Agrigento

Agrigento
Cefalù
Mt. Etna
Mondello (Palermo)
Isola Bella (Taormina)
Monreale
Monreale
Noto
Palermo
Catania
Messina
Agrigento
Portopalo di Capo Passero (Siracusa)
Ragusa
Roccavaldina (Messina)
Trapani
Siracusa
Taormina
Palermo
Teatro Bellini, Catania
Il Gattopardo
Timballo
La Trinacria, simbolo della Sicilia / symbol of Sicily
Arance rosse / Blood oranges
Photos: Wikipedia

Videte quoque:
25 immagini di Napoli / 25 images of Naples