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La grande mezzosoprano e maestra di canto americana, Mary Davenport (1919-2010), era uno degli ultimi collegamenti all’epoca belcantistica. (Studiò a Londra con l’ultimo Garcia!) Una volta mi disse che il canto si compone delle vocali corrette, il respiro corretto, e il coordinamento dei due. “Ma,” lei aggiunse, “si potrebbe passare tutta la vita lavorando su questo.” Era questo, il coordinamento delle vocali perfetti e il respiro perfetto, che era la preoccupazione dei cantanti del passato. E c’è un’unanimità straordinaria di opinioni sulla superiorità di Enrico Caruso. Ogni collega, ogni critico, tutti quelli che mai l’avevano ascoltato, riconobbero la sua superiorità. Questo non era il parere di un certo pubblicista. Questo è stato il parere del mondo. Ovviamente, Caruso non ha beneficiato della tecnologia digitale. Quello che si sente nei dischi è lui - niente miglioramenti computerizzati. Inoltre: anche il software più sofisticato al mondo non può migliorare il vostro respiro o le vostre vocali! Un recensore scrisse una volta che il fiore vocale Caruso fosse nel 1906 circa. Qui, però, è una registrazione dal 1915 di una delle arie tenorili più difficili mai composte, “Angelo casto e bel” da Il duca d’Alba di Donizetti. Basti dire, nessun tenore oggi potrebbe cantare quest’aria con tanta facilità e tanta maestria. |
The great American mezzo-soprano and voice teacher, Mary Davenport (1919-2010), was one of the last links to the Belcanto era. (She studied in London with the last Garcia!) She once told me that singing consists of correct vowels, correct breathing, and the coordination of the two. "But," she added, "you could spend your whole life working on that." It was this, the coordination of perfect vowels and perfect breathing, that was the preoccupation of singers of the past. And there is an extraordinary unanimity of opinion about the superiority of Enrico Caruso. Every colleague, every critic, everyone who ever heard him, acknowledged his superiority. This was not the opinion of a certain publicist. This was the opinion of the world. Obviously, Caruso did not benefit from digital technology. What you hear on the disks is him – no computer enhancements. Besides: even the most sophisticated software in the world cannot enhance your breathing or your vowels! A critic once wrote that Caruso's vocal prime was around 1906. Here, however, is a recording from 1915 of one of the most difficult tenor arias ever composed, "Angelo casto e bel" from Donizetti's Il duca d'Alba. Suffice it to say, no tenor today could sing this aria with such ease and mastery. |
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