lunedì 11 novembre 2024

La Festa di San Martino / St. Martin's Feast

Veroni.it
Oggi, qua in America, abbiamo festeggiato il Veterans Day. Tuttavia, il mio feed di Facebook è stato inondato di auguri per una buona Festa di San Martino. A 53 anni, confesso che non avevo mai sentito parlare di questa festa!

Oltre a essere il giorno che nel calendario cattolico si dedica a San Martino di Tours (3??-397 d.C.), l’11 novembre è il giorno in cui si stappano le bottiglie di vino novello. Naturalmente, bisogna mangiare qualcosa per assorbire il vino... Così è nata una tradizione gastronomica.

Dalla pletora di post sulla mia bacheca di Facebook, ho potuto vedere che la tradizione è celebrata in tutta Italia. Ho potuto anche vedere che ogni provincia mangia qualcosa di completamente diverso.

Ad agosto ho fatto una visita indimenticabile a Salemi, paese natio ancestrale di mio nonno materno Leonardo (da cui presi il nome). E oggi ho scoperto che a Salemi, e in tutta la provincia di Trapani, la tradizione è quella di cuocere un panino speciale che si chiama mufuletta o mufuletto (con una F, altrove in Sicilia si scrive con due, muffuletta o muffuletto).

Il pane, con semi di anice e uva passa, è molto profumato quando esce dal forno! Viene subito tagliato e dentro ci sono fette di mortadella (con pistacchi, ovviamente) e con un filo di olio extravergine di oliva sopra.

Come potete vedere, la muffuletta NON è stata inventata in America, ma in Sicilia. Un sano promemoria per non credere a tutto ciò che leggete su Wikipedia.

La seguente ricetta è tratta da olio-extravergine.org

PREPARAZIONE 0:30 h

RIPOSO 2:30 h

COTTURA 0:20 h


INGREDIENTI:
500g di farina di grano duro
340ml di acqua
10g di lievito
2cucchiai di olio extravergine d’oliva (30 g)
2 cucchiaini di sale (10g)
13g di semi di anice
30g di uva passa

PREPARAZIONE:
- Riscaldare leggermente l’acqua e, una volta diventata tiepida, versarla in una planetaria insieme al lievito; aggiungere la farina poco per volta e, nel momento in cui sembra che l’impasto si sia amalgamato, aggiungere l’olio EVO e il sale. Continuare aggiungendo l’uva passa e i semi di anice; è necessario ottenere un impasto molto morbido e tendente all’appiccicoso.
- Coprire e lasciare riposare per 30 minuti, trascorsi i quali sarà possibile formare dei panetti da circa 200g ciascuno (è possibile aiutarsi versando dell’olio sul piano da lavoro). A questo punto sarà necessario adagiare i panetti, con un minimo di distanza l’uno dall’altro, su una teglia rivestita da carta forno, coprirli e lasciarli riposare per 2 ore, finché non avranno raddoppiato il proprio volume.
- Una volta trascorso il tempo di lievitazione si potrà procedere bagnando leggermente i panetti con dell’acqua tiepida, attraverso l’uso di un pennello.
- A questo punto informare in forno preriscaldato a 180º per circa 20 minuti.
- È il momento di farcire le mufulette! Sbizzarritevi con gli ingredienti che più vi piacciono oppure provatele con un filo d’olio EVO e due belle fette di mortadella al pistacchio, così come vuole tradizione; l’importante è mangiarle quando sono ancora calde, per esaltare i sapori, e condividerle con chi vi sta più simpatico!
   Here in America we celebrated Veterans Day today. However, my Facebook feed was flooded with wishes for a happy Saint Martin’s Day. At age 53, I confess that I had never heard of that feast!

Besides being the Catholic feast day for St. Martin of Tours (3??-397 A.D.), November 11 is the day when the bottles of vino novello (young wine) are uncorked. Naturally, one needs to eat a little something to absorb the wine … Thus a gastronomic tradition was born.

From the plethora of posts on my Facebook wall, I could see that the tradition is celebrated throughout Italy. I could also see that every province eats something completely different.

In August I made an unforgettable visit to Salemi, the ancestral hometown of my maternal grandfather Leonardo (for whom I was named). And today I learned that in Salemi, and throughout the province of Trapani, the tradition is to bake special rolls, called mufuletta or mufuletto (with one F — elsewhere in Sicily it is spelled with two, muffuletta or muffuletto).

The bread, containing fennel seeds and raisins, is very fragrant when it emerges from the oven! It is immediately cut open, and inside is placed slices of mortadella (with pistachios, of course) and with extra-virgin olive oil drizzled on top.

As you can see, the muffuletta was NOT invented in America, but in Sicily.  A healthy reminder not to believe everything that you read on Wikipedia.  

The following recipe is from olio-extravergine.org

PREPARATION 0:30 h

REST 2:30 h

BAKING TIME 0:20 h


INGREDIENTS:
500g durum wheat flour
340ml water
10g yeast
2 tablespoons extra virgin olive oil (30 g)
2 teaspoons salt (10 g)
13g fennel seeds
30g raisins

PREPARATION:
- Heat the water slightly and, once it has become lukewarm, pour it into a mixer together with the yeast; add the flour little by little and, when it seems that the dough has amalgamated, add the EVOO and salt. Continue adding the raisins and fennel seeds; you need to obtain a very soft and sticky dough.
- Cover and let it rest for 30 minutes, after which it will be possible to form loaves of about 200g each (you can make the process easier by pouring some oil on the work surface). At this point it will be necessary to place the loaves, with a minimum distance from each other, on a baking tray lined with baking paper, cover them and let them rest for 2 hours, until they have doubled in volume.
- Once the leavening time has passed, you can proceed by slightly moistening the loaves with warm water, using a brush.
- At this point, bake in a preheated oven at 350º F for about 20 minutes.
- It's time to stuff the mufulettes! Have fun with the ingredients you like most or try them with a drizzle of EVO oil and two nice slices of pistachio mortadella, as tradition dictates; the important thing is to eat them when they are still hot, to enhance the flavors, and share them with whomever you like the most!

lunedì 23 ottobre 2023

sabato 21 ottobre 2023

Melanzane alla mediorientale / Mideast-style Eggplant

Se si considera la breve distanza tra la Sicilia e la Tunisia – soli 185,2 km, in linea d’aria – non sorprende che molte ricette arabe siano “cugine strette” della cucina siciliana.

Si può servire come contorno freddo, come la caponata. Comunque mi piace mangiarlo caldo. È così saporito e soddisfacente che, a volte, lo mangio come piatto principale e non voglio mangiare nient'altro! Ecco quanto adoro questo piatto!

INGREDIENTI
  • Una grande melanzana nera (o diverse melanzane viola), a fette grosse
  • Quattro spicchi d'aglio, dimezzati
  • Un grosso peperone rosso, a fette
  • 1600 gr (due lattine) di pomodori italiani, strappati a mano
  • 1 tazza (250 ml) vino rosso
  • olio extravergine d’oliva
  • Mix di spezie Shawarma (Il mix che ho usato io conteneva cannella, coriandolo e cardamomo. Altri possono contenere anche zenzero, maggiorana, paprika e così via.)
  • Sale marino
PREPARAZIONE
In una grande padella di ghisa, in lotti, fate rosolare le melanzane, i peperoni e l’aglio nell’olio a fuoco piuttosto alto. Quando saranno dorati all’esterno, ma ancora un po’ crudi all’interno, trasferiteli su un piatto. Sfumate la padella con il vino e il liquido dei pomodori. Aggiungete i pomodori strappati e le spezie. Portate ad ebollizione. Tornate le melanzane, i peperoni e l’aglio alla padella. Fate cuocere a fuoco medio-basso per una mezz’ora o fino a quando le melanzane e i peperoni saranno morbidi ma non disintegrati.
   When you consider the short distance between Sicily and Tunisia – only 100 nautical miles, as the crow flies – it is not surprising that many Arab recipes are “close cousins” to Sicilian cuisine.

This can be eaten like a cold side dish, like caponata. However, I like to eat this warm. It is so flavorful and satisfying that, sometimes, I eat it as a main course and don't want to eat anything else! That is how much I adore this dish!

INGREDIENTS
  • One large black eggplant (or several purple eggplants), thickly sliced
  • Four garlic cloves, halved
  • One large red bell pepper, sliced
  • 1600 gr (two cans) Italian tomatoes, broken up by hand
  • 1 C (250 ml) red wine
  • extra-virgin olive oil
  • Shawarma spice mix (The mix that I used contained cinnamon, coriander, and cardamom. Others may also contain ginger, marjoran, paprika, and so forth.)
  • Sea salt
PREPARATION
In a large cast-iron skillet, in batches, brown the eggplant, peppers, and garlic in oil on rather high heat. When brown on the outside, but still a little raw on the inside, transfer to a platter. Deglaze the pan with wine and the liquid from the tomatoes. Add the broken-up tomatoes and the spices. Bring to a boil. Add the eggplant, peppers, and garlic back to the pan. Cook on medium-low for a half-hour or until the eggplant and peppers are soft but not disintegrated.